“Italian Green – Viaggio nell’Italia sostenibile” è un programma televisivo andato in onda su Rai 2 dal 24 dicembre 2022 al 7 maggio 2023 che parla di ambiente e sostenibilità in chiave positiva, costruttiva e a tratti ludica. Si susseguono in ogni puntata testimonianze, interviste, contributi artistici di nomi noti dello spettacolo, della musica, dello sport, del giornalismo e dell’imprenditoria che raccontano il loro modo di intendere la sostenibilità, lanciando messaggi diretti soprattutto alle giovani generazioni per la salvaguardia del pianeta.
Greenthesis è stata selezionata come modello virtuoso nell’ambito dei servizi ambientali. Il Gruppo e in particolare gli impianti e le tecnologie di Rea Dalmine, Greenthesis Liscate, Carborem e Padana Energia, che si contraddistinguono per il grado di innovazione dei processi produttivi, sono stati i protagonisti del viaggio a tappe nel mondo del trattamento dei rifiuti, nelle puntate in onda il 14 e il 28 gennaio, il 4, l’11 e il 25 febbraio e nella puntata “speciale” del 4 marzo, tutte disponibili gratuitamente sul sito su Rai Play .
Le puntate
Set del programma è l’Ex Lanificio Luciani, fabbrica a ridosso del centro di Roma recuperata e trasformata in area culturale polivalente dove vediamo apparire Greenthesis per la prima volta attraverso l’intervento del suo Amministratore Delegato Simona Grossi, che ha presentando le attività principali in cui l’azienda è impegnata.
Intervistata dal conduttore Marco Martinelli ha raccontato la mission del Gruppo che gestisce in modo tecnologicamente innovativo il settore del trattamento dei rifiuti.
“Greenthesis – spiega – è un Gruppo di 18 aziende che cerca di gestire in maniera tecnologicamente innovativa il trattamento dei rifiuti. Tra gli esempi più avanzati, il termovalorizzatore a Dalmine che produce oggi energia elettrica partendo proprio dalla combustione dei rifiuti e stiamo lavorando affinché già dal prossimo anno si possa produrre anche riscaldamento per l’acqua destinata alla città di Bergamo durante il periodo invernale, riducendo così l’uso delle caldaie e quindi le emissioni prodotte.
Nelle nostre aziende da quelli che sono considerati degli scarti riusciamo a produrre energia green”.
Il viaggio con Italian Green si sposta poi nella sede centrale del Gruppo, a Segrate (MI).
Qui Simona Grossi insieme a Vincenzo Cimini, General Manager & CFO di Greenthesis, hanno ripercorso la storia del Gruppo presentando i suoi valori e la sua mission. Una storia di sostenibilità, innovazione tecnologica sociale e di sistema.
“Greenthesis nasce nel 1997 ad opera di mio padre, l’imprenditore Grossi Giuseppe – spiega l’AD -. La capacità innovativa, non solo dal punto di vista tecnologico ma anche sociale è una leva fondamentale per noi. Nella nostra azienda ci sono infatti molti giovani professionisti, circa il 22% del personale”.
“L’integrazione tra tradizione e innovazione è prevista proprio dal nostro piano strategico – aggiunge Vincenzo Cimini-. Abbiamo impianti su tutto il territorio nazionale, in particolare al Nord, grazie ai quali riusciamo a coprire l’intero processo dei rifiuti. Dal punto di vista della tradizione possiamo citare una tecnologia come quella del Termovalorizzatore di Dalmine; dal punto di vista dell’innovazione invece il nostro fiore all’occhiello è l’impianto EnVal in Valle d’Aosta che in grado di valorizzare al meglio tutte le tipologie di rifiuti”.
“Crediamo nel valore della formazione – conclude Simona Grossi – per questo siamo promotori di diversi programmi didattici volti alla sensibilizzazione delle nuove generazioni sui temi quali sostenibilità ambientale e circular economy, come ad esempio ‘A scuola di economia circolare’. Il nostro obiettivo è quello di rendere consapevoli i giovani di quanto l’evoluzione tecnologica e l’innovazione anche sociale siano necessarie per lo sviluppo della società”.
Le location dei prossimi 3 episodi diventano invece i nostri impianti.
Primo tra questi è Padana Energia. Qui Roberto Zocchi, CTO Responsabile Ufficio Ingegneria e Ricerca e Sviluppo di Greenthesis, ha accompagnato i telespettatori alla scoperta dell’impianto.
“Padana Energia – sottolinea – rappresenta un esempio chiaro e lampante di economia circolare. In questa azienda ogni anno 20 mila tonnellate di rifiuti agroalimentari vengono recuperati al 100% e trasformati in prodotti valorizzati energeticamente. La matrice organica viene separata dal suo contenitore, anch’esso recuperato poi separatamente come materia prima seconda. Dopo la separazione il materiale organico viene stoccato e trasformato in una miscela da cui successivamente altri impianti di digestione anaerobica ricaveranno biometano, utilizzato poi per produrre energia. Ciò che non viene recuperato, circa il 5% – conclude – viene comunque termovalorizzato”.
Dopo di che i telespettatori di Italia Green hanno scoperto come funziona un termovalorizzatore grazie alla visita presso il nostro impianto Rea Dalmine, vicino Bergamo, considerato un punto di riferimento a livello nazionale ed europeo, in grado di lavorare fino a 450 tonnellate di rifiuti al giorno.
Elio Porcedda, Direttore tecnico dell’impianto, ha spiegato: “i rifiuti urbani raccolti vengono bruciati all’interno dei forni e grazie al calore della combustione viene prodotto vapore ad alta pressione e temperatura che è poi mandato in una turbina, a cui è agganciato un alternatore, dove si produce energia elettrica. La termovalorizzazione a differenza di quanto si crede è un processo sostenibile. In ausilio alla raccolta differenziata, permette una valorizzazione di tutti quei rifiuti che non possono essere sottoposti per ragioni tecniche ma anche ambientali ed economiche a recupero di materia. L’impatto ambientale del termovalorizzatore sarà ulteriormente diminuito grazie anche alla produzione di energia termica, che ci apprestiamo ad avviare. Così, sfruttando il calore generato dal processo, produrremmo anche energia termica sottoforma di acqua calda che sarà inviata alla rete del teleriscaldamento di Bergamo”.
Infine, l’impianto Greenthesis a Liscate si occupa del trattamento chimico-fisico-biologico di 150 mila tonnellate l’anno di rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi. Marco Sperandio, CBO di Greenthesis, né ha illustrato il funzionamento: “Le acque che riceviamo degli spurghi civili o da impianti di produzione – spiega – vengono depurate, restituendo in fognatura un liquido depurato dalle componenti organiche e inorganiche inquinanti. Stiamo poi ingegnerizzando insieme alla startup Carborem un impianto di trattamento per l’idrolisi termica carboniosa che avrà un grande impatto nella riduzione di produzione di fanghi biologici e una loro successiva valorizzazione a scopo energetico per sostituire i combustibili fossili tradizionali”.
Nell’ultima tappa alla scoperta del mondo di Greenthesis, i dirigenti aziendali aprono le porte del loro casale immerso nella campagna umbra ai conduttori di Italia Green, per una puntata speciale.
Nel casale del Cinquecento a Bonsciano, vicino Città di Castello, le key people si riuniscono 3-4 volte l’anno per una full immersion aziendale. Un team building a contatto con la natura, per consolidare il Gruppo e raggiungere sempre nuovi obiettivi. “Questa è la casa dove facciamo nascere le nostre migliori idee – commenta Vincenzo Cimini -. Qui prepariamo le partite da giocare, ci riuniamo, riusciamo ad essere più coesi inclusivi e forti per affrontare le prossime sfide”.
Nel casale immersi nel polmone verde d’Italia, Greenthesis si proietta quindi verso il benessere e l’aggregazione: per rafforzare le idee e l’anima. In una situazione meno rigida rispetto all’ufficio, alternando momenti di pura convivialità dove emergono le singole storie con momenti dedicati al brainstorming e alle riunioni, si generano nuove idee vincenti. Proprio durante una di queste esperienze, il team finanza e controllo di gestione di Greenthesis ha elaborato l’idea dei Green Bond. “Un prestito finalizzato – spiega Cimini – a investire denaro per sviluppare business nel settore dell’ecologia, della sostenibilità e dell’ambiente”.
Greenthesis promuove il suo Innovation Hub rivolgendosi a tutte le realtà aziendali green o legate al business dell’ambiente e dell’innovazione, offrendolo come luogo di incontro per promuovere un dialogo proattivo tra pubblico e privato, istituzioni e associazioni volto ad approfondire e accelerare i processi di investimento e innovazione.