Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale dal 2013 è l’evento di riferimento per la sostenibilità in Italia. Promosso dall’Università Bocconi, Sustainability Makers, Fondazione Global Compact Network Italia, ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Sodalitas, Unioncamere, Koinètica, contribuisce alla diffusione di una cultura socialmente responsabile.
Dedicato all’evoluzione della CSR verso scenari sempre più sostenibili e competitivi è un evento culturale di scambio e networking tra attori sociali consapevoli.
Avendo messo la sostenibilità al centro del proprio agire quotidiano e promuovendo attivamente una cultura sostenibile, Greenthesis Group partecipa attivamente dal 2020 al Salone della CSR.
Il Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale 2024:
Sfidare le Contraddizioni per un Futuro Sostenibile
ll Salone della CSR (Corporate Social Responsability) e dell’Innovazione Sociale è un appuntamento culturale che da 12 anni promuove occasioni di confronto e aggiornamento tra le imprese e gli altri attori sociali, per conoscere le esperienze positive ma anche le difficoltà incontrate da chi sta sperimentando soluzioni innovative. Il gruppo promotore annovera Università Bocconi, Sustainability Makers, Fondazione Global Compact Network Italia, ASviS, Sodalitas, Unioncamere, Koinètica. Ogni anno, il gruppo promotore e il Comitato scientifico scelgono il tema del Salone, elaborando il programma e i contenuti degli eventi. Durante l’anno, il Salone della CSR organizza vari momenti di incontro: eventi territoriali e online, hackathon, premi e iniziative per sostenere il percorso delle organizzazioni verso uno sviluppo responsabile.
La 12° edizione, intitolata “Sfidare le contraddizioni”, si è svolta dal 9 all’11 ottobre presso l’Università Bocconi. L’evento ha ospitato oltre 100 incontri con 530 relatori e ha registrato 5.000 presenze in tre giorni, dimostrando una crescente rilevanza come occasione di networking informale, inclusiva ed eterogenea. Il confronto è essenziale per misurare il cambiamento negli stili di vita e l’impegno delle imprese verso lo sviluppo sostenibile. La condivisione di progetti aiuta a identificare punti di forza e debolezza, valutare il progresso e immaginare nuove azioni di sostenibilità.
Per l’evento l’artista genovese Andrea Morini ha realizzato un grande elefante, alto quasi quattro metri e lungo sei, ricoperto da una pelle di cotone, simbolo dei rifiuti che stanno sommergendo il mondo. L’opera, commissionata da Almo Nature e Fondazione Capellino, ha riportato l’attenzione sulla centralità della biodiversità e sull’importanza della valutazione dell’impatto di ogni attività produttiva.
Anche quest’anno il Gruppo Greenthesis ha parteciperemo al Salone: il tema di quest’anno, “Sfidare le contraddizioni”, ha favorito una riflessione sulla complessità della sostenibilità, e questo è stato anche il leitmotiv degli interventi. La sostenibilità è in equilibrio dinamico su difficoltà e paradossi: per il gruppo affrontare le contraddizioni è un’opportunità per trovare, grazie alla possibilità di cambiare prospettive, nuove soluzioni innovative.
Il 9 ottobre Roberto Zocchi, CBO per il settore “Sviluppo nuove tecnologie ed energie rinnovabili” di Greenthesis, è stato relatore all’incontro intitolato “Da rifiuti a risorse: i passi avanti dell’economia circolare”. Il dibattito ha ribadito come, grazie a tecnologie sempre più avanzate, i rifiuti stiano diventando una risorsa preziosa, anche e soprattutto quando i prodotti vengono progettati per utilizzare meno materiali ed energia e per essere facilmente riciclati. La gestione intelligente dei rifiuti, tramite piattaforme che trasformano gli scarti in materie prime seconde, offre opportunità significative per avviare un business sostenibile sia dal punto di vista economico che ambientale.
Giuseppe Farolfi, Sustainability & CSR Manager di Greenthesis Group, ha partecipato come relatore all’incontro “Quando la finanza è sostenibile: opportunità e criticità”, in programma l’11 ottobre. Il focus dell’incontro è stato il crescente ruolo della finanza sostenibile, che segnala un cambiamento significativo negli investimenti, uno scenario in cui per le imprese sarà sempre più urgente l’esigenza di tradurre la sostenibilità in valori misurabili e confrontabili. Banche e investitori possono rivestire un ruolo strategico per veicolare l’importanza della valorizzazione dei fattori ambientali, sociali e di governance delle attività aziendali.
Per Greenthesis il Salone CSR continua ad essere un momento di confronto e impegno collettivo. Quest’anno, l’evento ha fatto emergere una nuova consapevolezza: è essenziale imparare a superare le difficoltà, gli ostacoli e le contraddizioni di una realtà sempre più complessa, in un processo che non può essere fermato ma solo gestito e implementato. Per costruire soluzioni innovative e favorire un vero progresso è sempre più imprescindibile confrontarsi con tutti gli stakeholder, per condividere idee, progetti e visioni di un futuro più sostenibile.
L’XI edizione del Salone, in programma dal 4 al 6 ottobre, è dedicata al tema “Abitare il cambiamento”. La sostenibilità è un processo in evoluzione che necessita della cooperazione di tutti gli attori sociali; il salone sarà occasione di confronto e scambio per portare nuove idee e soluzioni e tracciare una nuova bussola di valori che renda consapevole la collettività della necessità di un’azione comune per lo sviluppo sostenibile.
Nell’evento del 4 ottobre “Economia circolare: idee sostenibili per modelli innovativi”. Sul palco, insieme a Giuseppina Carnimeo Direttore Generale CiAl, Alberto Ecoretti Raw Material Development Director ABS – Acciaierie Bertoli Safau, Myriam Finocchiaro Communication, External Relations and CSR Manager Granarolo, Carmine Pagnozzi Direttore Generale Biorepack, Giovanni Sorlini Responsabile Qualità, Sicurezza e Sviluppo Sostenibile INALCA, Giovanni Battista Valsecchi Direttore Generale Generale Conserve – ASDOMAR, Roberto Zocchi Chief Business Officer per il settore “Sviluppo nuove tecnologie ed energie rinnovabili” di Greenthesis Group è intervenuto a proposito di riciclo di materiali e prodotti, riduzione degli scarti che vanno trasformati in risorse per altre imprese o in energia rinnovabile.
“Il nostro processo di approccio al trattamento dei rifiuti – spiega Roberto Zocchi durante il suo intervento – è passato da un modello in cui il rifiuto era destinato ad essere trattato per lo smaltimento ad un modello in cui il rifiuto viene trattato per essere recuperato con una divisione dei componenti destinati al riuso da quelli destinati allo smaltimento, in un’ottica totale di economia circolare. Operiamo su quattro divisioni: nelle Bonifiche ambientali le nostre attività sono finalizzate ad una rivalorizzazione ambientale e urbanistica, abbiamo poi una divisone dedicata ai rifiuti assimilabili e una ai rifiuti industriali pericolosi e non pericolosi e la divisione legata alle energie rinnovabili in cui stiamo trasformando l’attività di ricerca e sviluppo in attività industriale. Nel nostro stabilimento di Mantova, ad esempio, ogni anno vengono lavorate 25mila tonnellate di rifiuti solidi e liquidi scaduti, di cui viene recuperato quasi il 100% grazie ad un’attenta suddivisione tra il contenitore che viene spedito negli impianti di trattamento appositi e il contenuto che esce dalla filiera dei rifiuti ed entra nel mondo della valorizzazione energetica attraverso la digestione anaerobica. Il 5/10% di residuale viene valorizzato poi nel nostro impianto di termovalorizzazione di Dalmine. Abbiamo quindi un ciclo quasi al 100% di valorizzazione.
Stiamo poi lavorando – continua – su tre tecnologie innovative, una finalizzata al recupero delle fibre tessili dagli scarti del mondo della lavorazione tessile, il secondo finalizzato al recupero della vetroresina che compone le pale eoliche, e infine stiamo sviluppando una tecnologia per la lavorazione con processo pirolitico delle plastiche residuali per la realizzazione di un olio minerale sintetico che può essere reimmesso nel ciclo di produzione dei lubrificanti”.
Il 5 ottobre la CEO di Greenthesis Simona Grossi ha partecipato all’evento “Multidisciplinare e globale: la nuova dimensione dell’educazione della sostenibilità” presentando le iniziative di educazione ambientale ‘A scuola di economia circolare’ promosse dal gruppo per “infondere nelle nuove generazioni i valori della sostenibilità e dell’utilizzo armonico con l’ambiente delle risorse che lo stesso ci mette a disposizione”. I due progetti educativi, ambedue finalizzati a trasmettere il concetto di ‘rifiuti come valore’, si rivolgono specificatamente alle scuole primarie e alle scuole secondarie con moduli e materiali didattici studiati ad hoc per trasmettere i concetti di economia circolare e sostenibilità. I progetti realizzati dal Gruppo, sono alla base di una cittadinanza attiva e consapevole, nell’ambito del Salone partecipano quindi anche alla sezione CSR Gallery che raccoglie i progetti di sostenibilità dei protagonisti dell’evento.
La X edizione del Salone, in programma dal 3 al 5 ottobre, è dedicata al tema delle “Connessioni sostenibili”.
Per incrementare lo sviluppo sostenibile è necessario migliorare il coordinamento delle strategie e delle azioni dei diversi attori sociali con un approccio multistakeholder e multidisciplinare mettendo insieme le competenze e le risorse di tutti. Partecipano al salone 269 organizzazioni e 380 relatori coinvolti in un centinaio di eventi.
In occasione dell’apertura del Salone sono stati intervistati i protagonisti dell’edizione. Per Greenthesis Group l’Amministratore delegato Simona Grossi ha spiegato che il modello di business utilizzato è “massimamente orientato all’economia circolare, volto al recupero e al riutilizzo delle risorse”.
L’innovazione digitale e tecnologica riveste un ruolo chiave per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile per questo “da qualche anno ormai – continua la Grossi – abbiamo iniziato un inesorabile percorso di reingegnerizzazione di tutti i processi aziendali in atto, nell’ottica di perseguimento degli obiettivi di sostenibilità. Attraverso l’adozione di tecnologie moderne è stato possibile automatizzare alcuni processi portando all’eliminazione dell’utilizzo dell’80% di carta in alcuni casi, ed il trend è in continua crescita. Garantire sicurezza dei dati e accessibilità in cloud diminuendone l’impatto ambientale è una delle ultime sfide che stiamo affrontando. Attraverso un progetto pilota di cloud distribuito con cui stiamo muovendo i primi passi, stimiamo di raggiungere un risparmio di CO2 fino a 10 volte tanto rispetto ai cloud tradizionali”.
Intervista completa:
Vincenzo Cimini, Direttore Generale e Finanziario di Greenthesis, ha invece partecipato alla tavola rotonda “Trasformazione digitale e transizione ecologica”. La sostenibilità è un fattore chiave anche nel processo di cambiamento verso la trasformazione digitale. Un processo che deve abilitare un numero sempre maggiore di persone in una prospettiva più inclusiva in grado di creare valore per tutti.
Durante i lavori ci si è interrogati sulla necessità di accelerare la transizione green nonostante l’aumento dei costi, Cimini è intervenuto spiegando che “elementi di discontinuità come il Covid-19 e la guerra in Ucraina con le conseguenti crisi hanno creato un mercato ancora più competitivo, mutevole e turbolento. Per attuare la rivoluzione ambientale e un’efficace transizione ecologica sono necessari non solo fondi, come quelli del PNRR, ma anche molto tempo. Le imprese devono quindi attrezzarsi affinché da un lato si creino le situazioni per orchestrare azioni competitive dall’altro far sì che ci possano essere investimenti per rendere l’impresa più resiliente e al tempo stesso in grado di svilupparsi e rilanciarsi. Abbiamo posto alla base delle nostre condizioni lo sviluppo sostenibile, la crescita dimensionale ma anche la convergenza tra business e la necessità di integrare e consolidare il preesistente con dinamiche nuove, nel nostro caso quindi ancora Termovalorizzazione ma anche biometano e biotecnologie, con logiche che non devono essere solo sperimentali ma industriali. In questo senso c’è molto da fare, il PNRR ci può dare una mano perché destina molte risorse orientate allo sviluppo di misure e contenuti innovativi”. Nella task sull’engagement degli stakeholder Vincenzo Cimini spiega che “Greenthesis si relaziona con una platea ampia di portatori di interesse, dai nostri dipendenti e le loro famiglie agli enti che conducono i processi autorizzativi, agli ordini professionali, alle associazioni e l’intera comunità. Tra gli esempi più virtuosi di efficace comunicazione e relazione con la comunità dei nostri stakeholder rientrano sicuramente il progetto “A scuola di economia circolare” con corsi tenuti da nostri ambasciatori o da tecnici che hanno coinvolto più di 10.000 mila persone tra studenti e professori. Su un piano più operativo l’esempio virtuoso è legato al progetto dell’impianto in Valle d’Aosta per cui la regione che ha posto in essere il bando ha richiesto anche un impegno formativo e un piano di comunicazione per cui abbiamo sviluppato una attività di sensibilizzazione sul tema dell’ottimizzazione della raccolta differenziata per far sì che arrivasse in impianto un prodotto buono per essere poi trattato e permettere la valorizzazione multimateriale dei rifiuti. Un progetto che ha dato i suoi frutti, infatti nell’impianto attivo da gennaio arrivano oggi dei rifiuti per noi lavorabili”.
Intervento completo:
Damiano Belli, CBO for the industrial waste management and remediation sector di Greenthesis e Ad di Tremonti, ha invece partecipato al tavolo “Rigenerazione del territorio e brand urbanism” sul ruolo che le aziende possono svolgere per contribuire a migliorare la qualità della vita delle comunità co-progettando e co-finanziando programmi innovativi di sviluppo urbano. Belli è intervenuto portando il case study della Bonifica di Bussi sul Tirino ad opera di Tremonti. “In Italia ci sono 42 siti contaminati di interesse nazionale che coprono circa 170mila ettari di territorio, circa lo 0,6% dell’intera superficie nazionale. Edison – spiega – ha condotto uno studio per la rigenerazione dell’area di Bussi sul Tirino da condurre in modo coerente, sostenibile, dedicato e professionale. Nel progetto di riqualificazione di un’area, la bonifica è solo un piccolo tassello di quello che va pensato come la rivitalizzazione di un’area contaminata. La rimozione di inquinanti è la bonifica, il ridare vita a un territorio è la rigenerazione di cui la rimozione dei contaminanti è solo il primo passo; un passo che, per altro, non è possibile fare se non c’è un’idea di utilizzo futuro dell’area. La bonifica dell’area Bussi sul Tirino – conclude- è un esempio di come i progetti di riqualificazione debbano prevedere una sinergia tra imprese, istituzioni e comunità, perché solo così si possono risanare delle ferite e restituite ai cittadini pezzi importanti di territorio, creando valore sociale ed economico aggiunto”.
Intervento completo:
Scopri infine il nostro contributo per la CSR Gallery 2022:
La IX edizione del Salone, in programma dal 12 al 13 ottobre, è dedicata al tema “Rinascere sostenibili”, hanno partecipato 231 organizzazioni tra imprese, non profit, enti pubblici e startup.
Il programma culturale, che ha visto la partecipazione di 375 relatori, con 100 eventi suddivisi in diversi percorsi tematici: ambiente, filiera, finanza, governance, persone, territorio.
Greenthesis Group ha preso parte al panel a cura di Fondazione Sodalitas “ESG LAB: grandi imprese e pmi insieme per un modello di crescita sostenibile”, in cui si è discusso sull’importanza della sostenibilità come fattore strategico per gestire la filiera e creare valore. L’evento ha fatto il punto sul percorso di ESG LAB, il laboratorio impegnato a mettere a punto un modello per sostenere lo sviluppo delle PMI attraverso la piena integrazione dei temi ESG nei processi decisionali e di governance. “Greenthesis è un gruppo industriale formato da circa quindici PMI – spiega il Dottor. Giuseppe Farolfi, Sustainability & CSR Manager di Greenthesis -. Da diversi anni abbiamo intrapreso un percorso verso la sostenibilità. A partire dal 2018 è stato sviluppato il tema dell’innovazione inteso sia in termini generazionali che di nuove tecnologie e servizi, considerati come punti di forza per rendere ancora più sostenibile e resiliente il business del nostro gruppo.
Con investimenti mirati abbiamo cercato di ampliare la parte core delle nostre conoscenze con attività importanti proprio nel campo della sostenibilità come la conversione del calore prodotto dai rifiuti per creare energia termica per il riscaldamento della città di Bergamo. Abbiamo poi avviato attività di scouting per individuare società che nell’ambito dei servizi ambientali potessero essere fonte di nuove conoscenze o nuovi indirizzi, come la pirolisi termocatalittica delle plastiche non recuperabili. Questo percorso di innovazione in termini di sostenibilità ci ha portato ad essere fornitori qualificati per i grandi gruppi che richiedono standard ESG, e a nostra volta stiamo cercando di sviluppare nei nostri fornitori percorsi di crescita in termini di sostenibilità”.
L’edizione “I volti della sostenibilità” la prima dopo la pandemia da Covid-19, in programma dal 29 al 30 settembre, si concentra sul tema dell’economia circolare che si configura come una opportunità imprescindibile per lo sviluppo di società sempre più sostenibili. Hanno partecipato 206 organizzazioni tra imprese, non profit, enti pubblici e startup. 375 relatori sono intervenuti a oltre 80 eventi del programma culturale.
Nell’ambito del dibattito sulla sostenibilità dei processi industriali Greenthesis Group, in qualità di leader nei servizi ambientali, partecipa per la prima volta al Salone della CSR presentando il proprio progetto di formazione gratuito: “a Scuola di Economia Circolare” che ha ricevuto il patrocino sia del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sia di Confindustria Cisambiente. “Il Gruppo crede fortemente nello sviluppo delle comunità locali – spiega l’Ad Simona Grossi – è infatti da sempre impegnato a sostenere concretamente iniziative culturali ed educative tese sia alla promozione delle differenti forme di arte e di cultura, sia alla valorizzazione delle persone e all’arricchimento delle esperienze dei singoli individui”. A Scuola di Economia Circolare è un duplice percorso didattico pensato per i bambini delle scuole dell’infanzia per appassionarli e incuriosirli alle tematiche ambientali e uno dedicato agli studenti delle scuole di secondo grado dei territori di Orbassano (TO), Sant’Urbano (PD) e Dalmine (BG), per lo sviluppo di competenze trasversali. Interagendo con esperti del mondo aziendale e universitario gli studenti hanno la possibilità di comprendere a fondo la realtà dell’economia circolare, oltre alle potenzialità del progresso scientifico e tecnologico per la tutela dell’ambiente.
L’Ing. Giuseppe Farolfi, Direttore dell’Area Sostenibilità e Responsabilità Sociale d’Impresa e Direttore dell’Area Progettazione, Gestione e Costruzione di Greenthesis ha preso parte al panel “I servizi di pubblica utilità tra innovazione e digitalizzazione” che ha analizzato come le aziende abbiano dovuto ripensare durante la pandemia il loro business model per garantire continuità e sicurezza nell’erogazione dei servizi. “La nostra azienda è stata coinvolta nella fase 1 dell’emergenza da Covid-19. Nei vari impianti del gruppo sono stati attivati i servizi di protezione del lavoro attuando i protocolli anti-contagio per consentire lo svolgimento delle attività, che nel nostro caso sono svolte nella maggior parte dei casi in presenza, mentre il coordinamento si è svolto mediante sistemi digitalizzati presenti nel gruppo già da diverso tempo. Nel contributo dato alla società nella lotta al Covid – continua Farolfi – si è particolarmente distinto l’impianto di Rea Dalmine che si è occupato non solo dei rifiuti urbani e industriali ma soprattutto di quelli ospedalieri, grazie ad un accordo con la ditta Zanetti che ha preventivamente sterilizzato con vapore ad alte temperature i rifiuti ospedalieri, che abbiamo poi potuto smaltire in sicurezza nel termovalorizzatore”.